Latina, interrogazione Gasparri, il Sindaco parla alla città
- Admin
- 16 ott 2017
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Nella conferenza stampa tenuta questa mattina, Lunedì 16 Ottobre nei Giardini del Comune di Latina e aperta alla cittadinanza, il Sindaco Damiano Coletta e il Vicesindaco Maria Paola Briganti hanno risposto ad ognuna delle eccezioni sollevate dal Vicepresidente del Senato Gasparri nell’interrogazione depositata in Parlamento lo scorso 12 ottobre.
Di seguito è riportato l'intervento del Sindaco Coletta.
"Nei giorni scorsi c’è stata un’interrogazione parlamentare fatta dal Vice Presidente del Senato e rivolta al Ministro degli Interni in merito ad una presunta opacità dell’operato dell’attuale Amministrazione comunale. Di quel documento non possiamo fare a meno di evidenziare che in larga parte è composto da termini come avrebbe, sembrerebbe, presunto, verrebbe, risulterebbe, andrebbe, opererebbe… Da cittadino, anzi da primo cittadino che rappresenta una comunità, mi sento offeso per il senso, il contenuto ed il metodo usato per questa interrogazione. Si è attivata la “macchina del fango”. Quella usata dal “sistema della malapolitica” per autodifendersi attraverso dichiarazioni insinuanti e prive di fondamento. Questa amministrazione ha fatto della legalità e della trasparenza (che concorre alla realizzazione della prima come condizione necessaria) due dei suoi pilastri fondamentali e non ha alcun problema a fornire al Ministro, al Senatore in questione e a qualsiasi cittadino, chiarimenti, spiegazioni e informazioni. E lo farà perché ha la schiena dritta e la coscienza pulita. Sarò lieto di accogliere le domande che il Ministro vorrà pormi per avere le delucidazioni che riterrà opportune. Sarà mia cura presentare, nello stesso tempo, alcune "domande" per aiutare questa amministrazione a fare chiarezza su tante zone d'ombra, in alcuni casi buie, legate a situazioni pregresse. Su alcune di queste immagino il Senatore non avrà difficoltà a rispondere, dato che le forze politiche coinvolte erano molto vicine al suo schieramento. Questo è il mio, il nostro modo di fare politica e ad esso io rispondo: rispondo allo Stato Italiano, a tutte le istituzioni democratiche che lo rappresentano e alle cittadine e ai cittadini che democraticamente mi hanno eletto. Fornirò le informazioni necessarie a comprendere fatti e circostanze: è questa pratica che dà corpo e vita a quello che noi chiamiamo trasparenza. Tre sono i concetti di cui si parlerà oggi: la macchina del fango, l’amnesia e la libertà attraverso la legalità.
La macchina del fango Cito Roberto Saviano: “Qualunque sia il tuo stile di vita, qualunque sia il tuo lavoro, qualunque sia il tuo pensiero, se ti poni contro certi poteri questi risponderanno sempre con un’unica strategia: delegittimare”. Infatti, si tratta di episodi non accaduti, di letture frutto di retropensieri che appartengono al sistema della malapolitica, lontano dall’attuale amministrazione. Utilizzare le interrogazioni parlamentari a scopo intimidatorio è prassi ed è il segno di come i centri nevralgici del sistema che stiamo cambiando siano stati smontati.
L’amnesia Qui faccio anche appello alla mia competenza di medico. Ci sono amnesie frutto di una patologia organica acuta o cronica, ci sono amnesie apparenti, quelle di chi fa finta di non ricordare e ci sono amnesie che sono frutto di una rimozione psicologica. Indipendentemente dal tipo di amnesia, ci si è improvvisamente dimenticati di tutto lo scempio che è stato compiuto nei riguardi di questa città e di questa umiliata comunità negli ultimi 15 anni. Proviamo a ricordarlo perché la comunità che rappresento non dimentica e conosce benissimo i danni che ha subìto e che hanno portato in molti casi all’infiltrazione della criminalità organizzata dentro al palazzo. È il famoso rosario che ogni tanto recitiamo: contratto della Metro, SLM, Terme, contratto concessione Piscina, contratto concessione Cimitero, la discarica di Montello, la vicenda del Prefetto Frattasi, l'interrogazione parlamentare ad evidente scopo intimidatorio nei riguardi del questore De Matteis, a firma dell’on. Maietta e poi disconosciuta da Maietta stesso (sarà un caso analogo?), lo spregiudicato uso degli strumenti urbanistici che ha visto le condanne dell’ex consigliere comunale Vincenzo Malvaso ad un anno e otto mesi e dell’ex assessore urbanistica Giuseppe Di Rubbo per i reati di abuso di ufficio e violazione delle norme urbanistiche. Per anni ci sono stati silenzio ed omertà. Si parla sempre del passato? Si parla delle enormi responsabilità politiche ed amministrative che ora condizionano pesantemente le scelte presenti e future di questa città. E aggiungo i milioni di debiti fuori bilancio. Chi paga tutto questo? Ora la comunità è consapevole e ha scelto di cambiare. Sa che questa Amministrazione sta compiendo grandi sforzi per ricondurre la nostra città sulla strada della legalità. Prova ne siano i riconoscimenti a livello nazionale che stiamo ricevendo. Latina è ora vista come la città della legalità, la città del cambiamento.
La libertà attraverso la legalità Sarà chiarito dai miei collaboratori in virtù della trasparenza che rappresenta il vero e proprio modus operandi dell’Amministrazione. Questa strada la percorreremo insieme ai cittadini e alle Istituzioni che mi sento di ringraziare per quanto hanno fatto finora e per quanto faranno per la tutela della sicurezza e della legalità del nostro territorio."
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