Monte San Biagio, i fiori della discordia: guerra sul Castello tra residenti e non
- Valentina Teseo
- 21 ago 2017
- Tempo di lettura: 2 min

Estate, vacanze, case comprate o affittate in paesi tranquilli. La prima regola quando, da turisti, si arriva in un posto nuovo è rispettarlo, rispettare i suoi abitanti e le sue tradizioni. A Monte San Biagio le cose non sembrerebbero andare proprio così.
La storia che stiamo per raccontarvi potrebbe apparire surreale, eppure, è quanto sta accadendo in questi giorni.
Arrivando ai piedi della collina ciò che salta subito agli occhi è il castello, sulla cima, che domina la vallata. L’edificio fu costruito sui ruderi di una fortezza o di un tempio romano e a nord del castello ci sono due torri: una circolare alla quale sono addossate delle abitazioni e l'altra semicircolare che poggia su una base triangolare. Da diversi anni proprio quest’ultima torre è stata riportata al suo originario splendore e resa visitabile. Un’attrazione per i turisti che amano perdersi nella storia del Paese.
Il castello è sempre stato abitato e i proprietari della casa che si trova esattamente davanti la torre hanno deciso di ornare le scale e l’intero vicolo con piante e fiori, a proprie spese, al fine di rendere l’arrivo e la sosta dei visitatori ulteriormente piacevole.
Ma la presenza dei vasi ha infastidito i turisti che raggiungono il Paese d’estate per riposare e che hanno casa nello stesso vicolo denominato, ora, da loro “savana”. L’acqua attirerebbe le zanzare e i vasi, ben fissati con fil di ferro, potrebbero, a detta loro, cadere all'improvviso. Per tali ragioni i villeggianti hanno preteso di visionare l’autorizzazione per l’occupazione del suolo pubblico, e cioè un documento sul quale sia scritto che il Comune autorizza l'esposizione dei vasi.
Gli stessi villeggianti che, come ci hanno raccontato dei testimoni, banchettano ai piedi della torre, nel bel mezzo della strada, che hanno, spesso, lasciato spazzatura aperta in bella vista e che lasciano giocare e urlare i bambini per strada nelle ore in cui dovrebbe regnare il silenzio.
La vicenda appare ancor più assurda se si pensa che nei paesi limitrofi l’amministrazione indice ogni anno una vera e propria gara per premiare i balconi più belli. Si tratta semplicemente di decoro urbano, un modo per rendere ulteriormente incantevoli dei vicoli suggestivi come quelli di Monte San Biagio. È il piacere di curare il proprio territorio per se stessi e per chi viene da fuori.
Monte San Biagio non è una “casa di riposo”, non è una residenza estiva, non è un posto dove chiunque può venire un mese l'anno e decidere cosa va bene e cosa deve essere cambiato. Monte San Biagio è un paese che viene vissuto 365 giorni dai monticellani che hanno sempre accolto chiunque con gentilezza, un atteggiamento che, però, a volte, come in questo caso, non viene ricambiato.
La bellezza va condivisa, non ostacolata.
Nella gallery tutte le foto del vicolo.
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