Monte S. Biagio - Terracina Mare: quel torto a un Paese martoriato e svenduto
- Valentina Teseo
- 29 lug 2017
- Tempo di lettura: 1 min

"Monte San Biagio? Ah sì, ci passo sempre in treno". Probabilmente da oggi ad essere notato sarà Terracina Mare e non più il nome di quel Paese ricco di storia e tradizioni che rischia di diventare una frazione delle città che lo circondano.
L'immagine che ne esce è quella di una collina che con il suo manto tenta di resistere alle spinte laterali, ma che stanca ha bisogno di alleati per non crollare esausta al suolo. Il miglior offerente si è aggiudicato, ancora una volta, un pezzo di storia monticellana, la stazione ferroviaria, che da oggi si chiama ufficialmente "Monte San Biagio - Terracina Mare".
Pensate, proprio qualche mese fa l'Amministrazione ha deciso di aumentare, per i non residenti, la quota del parcheggio antistante la stazione, scatenando l'ira e l'odio di quei poveri pendolari che non solo fanno una vita infernale a causa dei terribili viaggi in treno, ma che a questo punto sono anche discriminati perché non monticellani, e ora, improvvisamente, la stessa Amministrazione si allea con quei non residenti condividendo la Stazione.
Dunque ora il prezzo dei biglietti sarà nuovamente abbassato per i terracinesi? E per gli altri? Per i fondani, per i lenolesi, per i campomelani?
Dunque ora si penserà anche a risollevare il Paese dall'interno? A riportare la vita là dove sono rimaste solo strade vuote con nuovi toponimi?
Ai posteri l'ardua sentenza.
Comments