Fondi, dipendenti di Md ed Eurospin in sciopero: vogliamo i nostri soldi
- Valentina Teseo
- 1 lug 2017
- Tempo di lettura: 3 min

Tutti insieme per dire basta ad una situazione che, a detta dei dipendenti dei supermercati Md ed Eurospin di Fondi, sta rovinando la loro vita. In una lunga nota gli operai hanno dato notizia di un imminente sciopero e delle gravi condizioni di lavoro che subiscono ogni giorno da anni.
Riportiamo di seguito l'intero comunicato:
"SCIOPERIAMO oggi Sabato 1° Luglio e domani Domenica 2 luglio noi lavoratori e lavoratrici della T&D srl, società che detiene il marchio EUROSPIN a Fondi SCIOPERIAMO dopo la chiusura totale dell’azienda a riconoscere spettanze retributive accumulate da anni, oggi per loro inesistenti. Da anni svolgiamo il nostro lavoro con professionalità e cortesia, da anni siamo costretti a svolgere dalle 15 alle 20 ore settimanali in più di lavoro, rispetto a quanto previsto dal nostro contratto di lavoro senza essere pagati, da giorni abbiamo detto basta alla nostra disponibilità diventata da anni per la società T&D OBBLIGATORIA e DOVUTA, oggi e domani scioperiamo perché vogliamo che vengano riconosciuti i nostri sacrifici, il nostro lavoro, il nostro tempo sacrificato alle nostre famiglie, oggi Scioperiamo perché da giorni chiediamo rispetto e risposte.
La loro posizione rispetto ai nostri diritti si è trasformata in atteggiamenti di PERSECUZIONE quotidiana sul posto di lavoro, vogliamo da giorni risposta alle nostre ORE LAVORATE GRATIS SENZA RICONOSCIMENTO DELLE DOVUTE SPETTANZE RETRIBUTIVE, ABBIAMO LAVORATO SENZA STIPENDIO 3 GIORNI A SETTIMANA DA ANNI, QUESTO E’ TUTTO CIO’ CHE ACCADEVA NELLA SOCIETA’ T&D srl della famiglia “DI CRESCENZO/RIZZI”.
SCIOPERIAMO perché alle nostre richieste non esistono risposte, in questi giorni siamo venuti a conoscenza che il punto vendita sarà ceduto direttamente ad EUROSPIN, e la società T&D ha ed avrà le sue responsabilità in merito a tutte le somme dovute a titolo di retribuzione e non erogate: le nostre 20 ore settimanali di lavoro debbono essere riconosciute e corrisposte.
Oggi Sabato 1 luglio e domani Domenica 2 luglio Scioperiamo davanti ai punti vendita T&D (eurospin) in via Appia e Pontina Discount (MD) in via Madonna delle Grazie di Fondi, ovvero tutte attività riconducibili alla famiglia DI CRESCENZO/RIZZI.
Le nostre richieste rimangono chiare: VOGLIAMO I NOSTRI SOLDI! Il salario a noi non erogato deve essere riconosciuto e pagato continueremo a manifestare su tutti i punti vendita della famiglia DI CRESCENZO/RIZZI sino al pagamento delle migliaia di ore di lavoro non pagate, per le quali siamo stati costretti ed obbligati a lavorare.
SCIOPERIAMO perché abbiamo una dignità e non possiamo essere denigrati e perseguitati sul lavoro solo perché abbiamo richiesto il pagamento di migliaia di ore lavorate in questi anni.
Il nostro lavoro continuerà con il gruppo EUROSPIN dove crediamo di avere un futuro occupazionale diverso, non lasceremo il nostro sacrificio ed il nostro salario ad una famiglia che ha pensato solo al PROFITTO senza riconoscere il nostro lavoro. La crescita del punto vendita è passata attraverso le nostre giornate di lavoro, per loro disconosciute, GRATIS, avendo lavorato mediamente per 3 giorni a settimana, senza essere pagati: oggi non lasceremo andare via la società della famiglia DI CRESCENZO/RIZZI con i nostri soldi e con il nostro salario e continueremo a gridare le nostre ragioni ed a richiedere il riconoscimento delle nostre giornate lavorative. Continueremo a gridare tutto ciò innanzi alle attività della famiglia DI CRESCENZO/RIZZI.
VOGLIAMO I NOSTRI SOLDI, PRETENDIAMO IL RISPETTO DELLA NOSTRA DIGNITÀ, NON VOGLIAMO ESSERE CALPESTATI E BEFFATI DALLA SOC T&D SRL, CHE CONTINUA AD AVERE COME UNICO OBIETTIVO “IL SOLO PROFITTO”.
SCIOPERIAMO OGGI SABATO 1 LUGLIO E DOMANI DOMENICA 2 LUGLIO INNANZI AI PUNTI VENDITA EUROSPIN ED MD PER MOTIVI VALIDI E GIUSTI, CAUSATI E DETERMINATI DALLA FAMIGLIA “DI CRESCENZO/RIZZI” NON LASCEREMO SCAPPARE LA SOCIETA’ CON I NOSTRI SOLDI, CON IL NOSTRO SALARIO, CONTINUANDO LE NOSTRE MANIFESTAZIONI E LA NOSTRA PROTESTA SINO AL RICONOSCIMENTO DEL SALARIO NON CORRISPOSTO A NOI ED INGIUSTAMENTE SOTTRATTO ALLE NOSTRE FAMIGLIE."
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